Sette anni fa, una giornata di lutto. Oggi l''attesa per Rossella' | Giuliana Sgrena
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Sette anni fa, una giornata di lutto. Oggi l''attesa per Rossella'

La mia storia di allora si incrocia con la notizia della liberazione di Rossella, non ancora confermata. Torna l''angoscia.'

Sette anni fa, una giornata di lutto. Oggi l''attesa per Rossella'
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4 Marzo 2012 - 20.15


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Era una giornata fredda, pioveva, proprio come un mese prima, quando mi avevano rapita. Era venerdì e in casa c’era – intuivo – un gran movimento, poi più nulla. Chiamo Hsien, uno dei miei guardiani perché da una finestra chiusa con una intelaiatura di legno entrava dell’acqua che formava un rigagnolo sul pavimento. “Lascia perdere”, mi dice. Sono giorni che aspetto di essere liberata, mi hanno detto che succederà presto, ma quando?

Poi sento il richiamo alla preghiera della sera, anche oggi è andata, penso, non mi libereranno al buio. E invece improvvisamente….

Era il 4 marzo del 2005, sette anni sono passati ma è come se fosse ieri, oggi. Sento la voce rassicurante di Calipari e poi gli spari… Nicola che si appesantisce: il giorno della libertà diventa un giorno di lutto. E lo sarà per sempre.

Quest’anno la mia storia si incrocia con quella di Rossella Urru, una ragazza sarda, cooperante, rapita nel deserto algerino, dove si trovano i campi profughi sahrawi, il 23 ottobre scorso. Sono passati oltre quattro mesi… Per me un mese è stato interminabile…

E’ sabato, a mezzogiorno arriva improvvisa la notizia: Rossella è stata liberata. Lo dice al Jazeera, ma la Farnesina non conferma né smentisce. Penso che di solito al Jazeera è bene informata, non è stata forse la tv satellitare del Qatar a dare la notizia della mia liberazione? Passano le ore e di Rossella nessuna notizia, solo voci, tutto e il contrario di tutto. So per esperienza che il momento del rilascio è il più rischioso, ma se fosse successo qualcosa lo si saprebbe. Lo si saprebbe? Mi assale l’angoscia: la notizia data da al Jazeera era solo un messaggio? A chi e per che cosa? Si parla della richiesta di un riscatto, mentre prima si diceva che la liberazione era avvenuta dopo la liberazione di un terrrorista.

Dicono che è stata rapita da una fazione dissidente di al Qaeda Maghreb, che ha anche mostrato un video con Rossella e i due ragazzi spagnoli – Ainhoa e Enric – che sono stati sequestrati con lei. Il gruppo non smentisce il rilascio, ma nemmeno conferma. Dei due spagnoli non si parla ma il ministro degli esteri di Madrid è arrivato in Mali, proprio dove, secondo le prime voci, sarebbe stata liberata Rossella.

Seguo tutte le notizie, in attesa della conferma, che non è ancora arrivata. Immagino l’angoscia dei genitori, degli amici. Rossella resisti, non vedo l’ora di abbracciarti. Non ti ho mai incontrata prima, ma so che aver vissuto una esperienza simile ci fa sentire vicine.

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