Afghanistan, bombe Nato sui civili otto morti | Giuliana Sgrena
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Afghanistan, bombe Nato sui civili otto morti

Sette i soldati stranieri uccisi da ordigni artigianali in 24 ore. Una base Nato "ospita" soldati israeliani al confine con l''Iran. '

Afghanistan, bombe Nato sui civili otto morti
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27 Maggio 2012 - 22.46


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[left]Il presidente afghano Karzai ha deciso di aprire un’inchiesta sul massacro compiuto sabato dalla Nato. Sabato 26 maggio, un bombardamento aereo ha provocato la morte di una intera famiglia: una coppia e i loro sei figli. L’attacco è avvenuto nel villaggio di Suri Khalil, nella provincia di Paktia, nell’Afghanistan orientale. Gli attacchi della Nato che continuano a provocare vittime tra i civili, secondo quanto affermato dal presidente Hamid Karzai, potrebbero compromettere l’accordo raggiunto tra gli Usa e l’Afghanistan e che dovrebbe regolare i rapporti tra i due paesi dopo il ritiro delle truppe statunitensi previsto entro il 2014.

La Nato ha affermato di essere impegnata nella caccia a “insorti”, ma come spesso accade a farne le spese sono civili inermi.

Tra sabato e domenica anche la Nato ha subito otto perdite ma non ha precisato la nazionalità dei soldati che sono rimasti uccisi nella provincia di Helmand e nell”Afghanistan orientale da ordigni rudimentali. Le perdite Nato sono 36 dal 1° maggio e 172 dall”inizio dell”anno.

Le vittime civili aumentano l’ostilità degli afghani nei confronti delle truppe di occupazione che in dieci anni non hanno eliminato la violenza nel paese, anzi hanno contribuito ad alimentarla. Mentre i taleban cacciati dal potere con l’arrivo degli americani nel 2001 ora hanno nuovamente esteso la loro presenza nella maggior parte del paese.

Intanto Israele ha inviato proprie forze in una base della Nato vicino al confine iraniano e questo rischia di rendere la situazione ancora più incandescente. La Nato rischia di essere responsabile di eventuali azioni israeliane contro l’Iran, le cui conseguenze potrebbero essere molto gravi.
E l’Italia che fa? Il contingente italiano di oltre 4.200 militari è peraltro dispiegato proprio al confine con l’Iran.

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