Rivoluzione tunisina 219 vittime | Giuliana Sgrena
Top

Rivoluzione tunisina 219 vittime

Odor di gelsomino

Rivoluzione tunisina 219 vittime
Preroll

Redazione Modifica articolo

2 Febbraio 2011 - 11.52


ATF

Almeno 219 sono le vittime della rivoluzione dei gelsomini che ha portato alla fuga del presidente Ben Ali. Lo ha constatato un team delle Nazioni unite che si è recato in Tunisia. Il capo dell”équipe Bacre Waly Ndiaye ha precisato che nel dato sono comprese anche le 72 persone morte durante la rivolta e la fuga dalle carceri. Il governo aveva fissato il numero dei morti nel mese di rivolta a 78, mentre l”opposizione sosteneva che erano molti di più. Il team delle Nazioni unite ha detto che continuerà le ricerche, perché i dati forniti non sono definitivi. Su un altro versante, invece, l”Unione europea ha annunciato di aver congelato i beni appartenenti all”ex presidente Ben Ali e a sua moglie.

GIORDANIA: NUVOVO GOVERNO Re Abdallah II di Giordania ha nominato un nuovo primo ministro. Dopo aver dimesso il contestato (dalla piazza) Samir Rifai, il re ha nominato nuovo premier Marouf Bakhit, generale dell”esercito a riposo, al quale è stato affidato il compito di formare il nuovo governo che dovrà impegnarsi negli «sforzi per compiere vere riforme politiche», già sollecitate dal re nei giorni scorsi. Abdallah II ha evidentemente voluto disinnescare uno dei motivi di protesta dell”opposizione che, scendendo più volte in piazza, chiede riforme incisive. L”opposizione è stata presa di sorpresa. Una sorpresa non apprezzata dai Fratelli musulmani che in passato non hanno avuto buoni rapporti con Marouf Bakhit.

ALGERIA Quattro nuovi tentativi di suicidio in Algeria. Le vittime sono tutti giovani disoccupati senza speranze di trovare un posto di lavoro. Intanto le autorità algerine hanno annunciato di voler vietare la manifestazione indetta per il 12 febbraio dal «comitato per il cambiamento e la democrazia». «Marceremo con o senza autorizzazione – ha detto il presidente della Lega algerina per i diritti umani (Laddh) Mostefa Boubachi in una intervista al quotidiano El Watan -: non esiste nessuna legge che vieta le marce e lo stato d”emergenza è anticostituzionale». Lo stato d”emergenza, in vigore da 19 anni, è stato «instaurato forse per lottare contro le violenze politiche e il terrorismo degli anni ”90, ma è oggi sfruttato contro il popolo algerino per impedirgli di esprimere il suo punto di vista». Insieme alla Laddh, manifesteranno nella capitale anche sindacati autonomi, associazioni studentesche, il movimento degli Arch (i comitati dei villaggi della Kabilyia) e partiti, tra cui il Raggruppamento per la cultura e la democrazia (Rcd). Già la marcia organizzata dal Rcd il 22 gennaio è stata bloccata dalle forze di sicurezza. Ma questo non ha impedito altre manifestazioni come quella organizzata ieri dagli studenti dell”università Mouloud Mammeri a Tizi ouzou e appoggiata dal Rcd.

LIBIA Il ritorno a Tunisi del leader islamista Rachid Ghannouchi, fondatore del partito Ennahda, dopo oltre 20 anni di esilio, preoccupa la Libia che teme un ritorno degli islamisti. Per questo il leader libico Gheddafi ha istituito una cellula di crisi a Tripoli. La notizia è stata rivelata da «Maghreb intelligence». ‘

Native

Articoli correlati