Contro un''Europa che vira a destra' | Giuliana Sgrena
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Contro un''Europa che vira a destra'

I risultati delle elezioni francesi mostrano il fallimento della socialdemocrazia nell''affrontare i problemi provocati dalla crisi economica. L''unica alternativa è rappresentata dall''Altra Europa con Tsipras che propone un cambiamento radicale del

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26 Marzo 2014 - 16.28


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Il risultato del primo turno delle elezioni amministrative che si è svolto domenica 23 marzo in Francia è un segnale d’allarme per tutta l’Europa. Indica una tendenza non solo francese – si pensi a molti paesi dell’Est – che rischia di portare alle prossime elezioni europee a una vittoria o comunque a una buona affermazione dei partiti nazionalisti e xenofobi, sull’onda delle proteste per la politica economica restrittiva di Bruxelles.

Il voto francese registra l’ascesa del partito della destra di Le Pen – il 4,6 per cento ma si è presentato in soli 600 comuni su 36.000 – che di solito registra maggiori affermazioni nelle elezioni politiche e quindi anche europee. A questo si aggiunge la vittoria della destra tradizionale dell’Ump (46,5 per cento), ma soprattutto la sconfitta di Hollande (37 per cento).

Il crollo del Partito socialista, che pure nelle presidenziali aveva suscitato speranze nella sinistra, è dovuto all’assoluta incapacità di affrontare i problemi del Paese determinati soprattutto dalla crisi economica e dalla disoccupazione. Il problema non è solo di Hollande ma di tutta la socialdemocrazia che non mettendo in discussione la politica economica europea costretta nei parametri di Maastricht e del fiscal compact non rappresenta un’alternativa credibile agli occhi di chi soffre di più questa situazione.

Per questo oggi possiamo dire con convinzione che la vera alternativa a questo stato di cose è rappresentata dall’Altra Europa con Tsipras che propone un cambiamento drastico e radicale della politica economica contro la politica dell’austerità, ma nello stesso tempo rifiuta l’antieuropeismo dei movimenti populisti e nazionalisti.

In mancanza di una politica europea credibile prevarranno inevitabilmente queste posizioni che, senza offrire alcuna soluzione ai problemi della gente, sollecitano i sentimenti più negativi dei settori reazionari o emarginati della popolazione.

www.listatsipras.eu

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