Per Rina | Giuliana Sgrena
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Per Rina

Sarà perché ti rendi conto del passaggio nella tua vita di persone importanti come Rina Gagliardi soprattutto quando vengono a mancare, quando sai che non le incontrerai più a riunioni, o per caso, quando non potrai più ribattere a osservazioni e bat

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27 Giugno 2010 - 11.52


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Sarà perché ti rendi conto del passaggio nella tua vita di persone importanti come Rina Gagliardi soprattutto quando vengono a mancare, quando sai che non le incontrerai più a riunioni, o per caso, quando non potrai più ribattere a osservazioni e battute pungenti, l”ultima, circa due mesi fa, su il manifesto, naturalmente. Ma è così che da ieri, quando ho sentito la notizia della scomparsa di Rina, non riesco a pensare ad altro, e poco a poco emergono molti ricordi. L”ho conosciuta prima politicamente che personalmente e nel mio immaginario l”ho sempre legata all”eredità lasciataci da Rosa Luxemburg, ma, per arrivare a tempi più recenti, penso che fosse, almeno tra di noi al manifesto, la persona che meglio potesse continuare la nostra storia politica intrecciando certezze fondamentali con curiosità e inquietudine di fronte alle sfide dei nostri tempi. Come se il mestiere di giornalista in cui esprimeva lucidamente il suo pensiero non bastasse, aveva scelto altre strade, che ci avevano poi fatte reincontrare. Ma non erano certo le sue scelte ad averla allontanata definitivamente da il manifesto, lo si sentiva quando ne parlava.Io sono arrivata al manifesto, nell”estate del 1988, quando lei per un breve periodo era stata caposervizio degli esteri, ed era stata lei a volere due donne – una giovane e una meno, come me – agli esteri, una sezione a prevalenza maschile. Così sono arrivata per una sostituzione estiva e sono rimasta. Mi ricordo ancora quando Rina si era convinta, e mi aveva convinta, che dovevo aprire i miei orizzonti oltre le mie terre di adozione (Medio oriente) e andare in un paese governato da donne come l”Islanda. Conservo ancora il dossier che avevo preparato e che non ho mai usato, perché nel frattempo era già passata ad altri incarichi. Tristezza per la partenza di Rina, nostalgia per i tempi in cui arricchiva il dibattito al manifesto. Ma non solo, mancheranno le sue riflessioni, la sua cultura e le sue provocazioni anche per noi che abbiamo accettato la sfida di costruire un nuovo soggetto politico come Sinistra ecologia e libertà. Non possiamo far altro che ricordare e conservare quello spirito indomito e irriverente (nel senso migliore del termine) che non ha mai abbandonato Rina. E con obiettivi diversi ma con altrettanta testardaggine anche Carla. ‘

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