Ordinaria impunità | Giuliana Sgrena
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Ordinaria impunità

Per i Blackwater autori del massacro di 17 iracheni

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2 Gennaio 2010 - 11.52


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  • Impunità garantita. La storia si ripete. Ancora una volta le vittimedella guerra irachena non potranno avere giustizia. Sotto accusa, inquesto caso, non erano i militari statunitensi ma cinque contractordella famigerata Blackwater, i più aggressivi tra i mercenari, ritenutiresponsabili del massacro di 17 civili iracheni avvenuto in piazzaNisoor, a Baghdad, il 17 settembre del 2007. Era stato proprio questocaso – i contractor avevano sparato sulla gente al passaggio di unconvoglio americano – a indurre il governo iracheno a bandireufficialmente dall”Iraq la Blackwater. Ma i cinque mercenari nonsaranno processati: il giudice federale americano Ricardo Urbina harespinto le accuse portate contro i contractor perché ritenute«contraddittorie e insufficienti».
    Comprensibilela rabbia delle autorità irachene, che ancora una volta vengono privatedella possibilità di garantire un minimo di giustizia e di risarcimentomorale alle proprie vittime, nonostante le prove fornite agliamericani. Vittime di una guerra privatizzata, ancora più sporca diquella portata avanti dagli eserciti ufficiali. Ai contractor e inparticolare ai Blackwater sono stati infatti affidati i compiti piùsporchi, a suon di dollari. È questa infatti l”agenzia che ha ottenutoi maggiori finanziamenti dal Dipartimento di stato Usa per la guerra inIraq. Finanziamenti superiori a quelli dello stesso Pentagono. Quando,con l”arrivo di Barack Obama alla Casa bianca, questi finanziamentisono stati sospesi – ma sarebbero poi ripresi lo scorso settembre -ammontavano a 1,3 miliardi di dollari.
    L”esercito privato al soldodegli Stati Uniti in Iraq e Afghanistan supera di decine di migliaia diuomini quello regolare, rendendo estremamente difficile distinguere leresponsabilità, visto che il comando è lo stesso. Non a caso vengonousati mercenari, provenienti dai paesi più disparati (Sudafrica, Cile,Balcani, etc), perché possono essere sottratti più facilmente allagiustizia. Non che i militari americani siano stati chiamati arispondere delle loro azioni, sempre coperte da supposte regole diingaggio (vedi il caso Calipari), ma meglio evitare rischi. In fondotra i militari statunitensi ci sono stati molti ripensamenti sullaguerra, ci sono soldati che hanno disertato e denunciato gli orroricommessi, mentre i mercenari fanno della guerra il loro mestiere.
    Lastessa Blackwater non si è rassegnata all”estromissione dal businessiracheno. Semplicemente l”Agenzia ha cambiato nome in Xe Services (mabasta vedere il sito per capire che si tratta della stessa compagnia)e, con la copertura del governo americano, i suoi uomini sono impiegatidalle altre società di security che in Iraq si spartiscono ifinanziamenti del Dipartimento di stato, la Dyn Corp e la Triple Canopy.
    Imercenari offrono un ulteriore vantaggio: non si ritireranno con letruppe americane e potranno continuare a svolgere il loro lavoro alsoldo del migliore offerente. Peraltro sono già assoldati anche dalgoverno iracheno per controllare la sicurezza nei punti strategici.Tuttavia, con l”avvicinarsi della scadenza elettorale, il nuovo caso diimpunità e di violazione della sovranità irachena potrebbe rivoltarsicontro un governo che non sa difendere i propri cittadini e vieneumiliato dagli alleati americani, che ben altri mezzi hanno usato a suotempo per giudicare gli iracheni.

 

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