Euskadi vicino a Madrid | Giuliana Sgrena
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Elezioni nel paese basco

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28 Febbraio 2009 - 11.52


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Forse mai il risultato delle elezioni basche è stato così in bilico come in questa occasione. Domani, 1 marzo, si vota per eleggere il parlamento di Vitoria e gli ultimi sondaggi danno un testa a testa tra il Partito nazionalista basco (Pnv) e il Pse (Partito socialista di Euskadi). Al potere da trent”anni il Pnv l”aveva sempre fatta da padrone, anche se con una progressiva diminuzione di sostegno elettorale, che avevano obbligato il lehendakari (presidente) Juan José Ibarretxe ad alleanze con Eusko alkartasuna (una scissione del Pnv) e Esker batua (Izquierda unida basca). Una coalizione che appare scartata nel prossimo futuro, se verranno confermate le previsioni della vigilia. Questa campagna elettorale tuttavia è stata molto diversa dalle solite, il profilo è basso, a parte i manifesti non si sentono megafoni che annunciano i soliti comizi. La crisi economica non ha ancora investito Euskadi e questo facilita il disinteresse per i latenti conflitti sociali. Lo scontro tra i candidati è basato molto più sulle future alleanze che sui problemi da affrontare. Il conflitto che sta vivendo Euskadi, e ricordato ancora una volta con un attentato dell”Eta contro la sede del Partito socialista a Lazkao (Guipuzcoa), sembra non interessare i maggiori partiti in lizza. Lo storico scontro nazionalisti-statalisti è stato in parte attutito. Il lehendakari uscente Ibarretxe, che teme una sconfitta elettorale, fa appello al «voto utile» e non parla più di diritto all”autodeterminazione e di consultazione popolare, già respinta da Madrid. I suoi nemici lo accusano di voler fare un accordo postelettorale con il Pse. I due candidati, Ibarretxe e Patxi Lopez (Pse), negano. Soprattutto il Psoe punta al riscatto in Euskadi: a dare man forte a Lòpez è arrivato il presidente Zapatero. Non solo. Ha scelto queste elezioni per ricomparire anche l”ex presidente Felipe Gonzàlez che ad Astalena, nello stesso luogo dove 33 anni fa aveva tenuto il suo primo comizio della democrazia, ha voluto lanciare un appello a un voto che porti al potere per due (non solo una) legislature Lopez. Dopo il voto si vedrà, ma Lopez esclude un accordo con il Pnv finché ci sarà Ibarretxe. Quest”ultimo accusa Lopez di volersi accordare con il Partito popolare, la destra statalista che sembra mantenere le sue posizioni. Visto l”attenuarsi delle richieste di autodeterminazione forse è più probabile un accordo (se necessario per eleggere il lehendakari) tra Pnv e Pse, in fondo servirebbe anche a Zapatero avere un appoggio nazionalista basco A Madrid. Del resto l”esclusione, decisa dalla Corte di cassazione, delle liste della sinistra indipendentista (o soberanista, come preferiscono definirsi) Democrazia 3 milioni (dal numero degli abitanti di Euskadi) toglie una spina dal fianco agli altri partiti ma lascia senza rappresentanza una fetta importante della sinistra basca, che in alcune occasioni ha raggiunto anche il 17 per cento dei voti. La motivazione per l”illegalizzazione è stata la presenza nelle liste (non tutte, alcune sono state accertate come «pulite») di esponenti della già illegalizzata Batasuna. Prima di essere messa fuori legge tuttavia Batasuna aveva propri esponenti nel parlamento basco. E lo scorso gennaio la causa presentata contro alcuni esponenti baschi, tra cui il lehendakari Ibarretxe, rei di aver dialogato con Batasuna per trovare una soluzione negoziata al conflitto, quando il partito era già stato dichiarato fuori legge, è stata subito archiviata dal tribunale. Il vero punto di scontro è l”Eta, che in questa occasione aveva mantenuto una campagna «a bassa intensità» almeno fino all”attentato di lunedì scorso a Lazkao, contro una sede del Pse. Si accusa la sinistra abertzale di non prendere decisamente le distanze dall”Eta, e c”è anche chi ritiene che obiettivo dell”Eta fosse quello di impedire la presenza elettorale di una compenente della sinistra abertzale. Naturalmente sono giochi possibili ma su cui è difficile avere certezze, vista la clandestinità di alcuni protagonisti. Quello che sì abbiamo potuto constatare è la volontà di alcuni esponenti delle sinistra indipendentista, come Arnaldo Otegi, di puntare decisamente sulla via politica – «il terreno su cui siamo più forti» – alla soluzione del conflitto, senza tuttavia prendere posizione apertamente contro l”Eta. La partecipazione al voto con una coalizione indipendentista avrebbe certamente messo alla prova questa volontà e, temiamo, l”assenza dalle urne favorirà i sostenitori della via armata, sempre più in difficoltà. La scelta elettorale era stata così perseguita da Arnaldo Otegi che, prevedendo la possibilità di una illegalizzazione di D3M, aveva fatto un accordo anche con Eusko Alkartasuna (Ea), una forza nazionalista (non certo rivoluzionaria) nata da una scissione del Pnv, per candidare esponenti della sinistra abertzale. Il presidente di Ea, Unai Ziarreta, si era dichiarato disponibile ma quando si è presentata l”occasione è tornato sui suoi passi sostenendo che la direzione del suo partito non aveva accettato questa proposta. Occorre aggiungere che oltre a D3M è stata illegalizzata anche un”altra forza indipendentista, Akatasuna, lasciando la sinistra «soberanista» senza la possibilità di votare i propri candidati. La scelta è stata quindi quella di depositare domani nelle urne una scheda annullata con il nome della lista messa fuori legge. Questa è la prima volta che i baschi vanno alle urne senza nessuna rappresentanza elettorale delle sinistra indipendentista. Oltre alle schede nulle tutto lascia prevedere anche una certa astensione. Quindi il parlamento che uscirà dalle urne non potrà essere rappresentativo della complessa realtà. L”Eta proprio ieri in un comunicato ripreso dal quotidiano Gara definisce le elezioni «antidemocratiche» e il parlamento che ne uscirà «fascista» con un richiamo esplicito alle amministrazioni franchiste. Speriamo che questa campagna elettorale si sia chiusa così anche per l”Eta.Offerta SKY – tutto SKY a 15 ? al mese per 2 mesi. Abbonati!Homelidays: Affitto di Case Vacanza tra privati. Pubblica il tuo annuncio.Save the Children: c’

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