Eppure il regime algerino non sembra essersene finora accorto, e anzi contribuisce sistematicamente al progressivo degrado in atto.In questi giorni sono in corso gli esami e particolare clamore ha destato il test di un dettato usato nelle scuole di Algeri per l”esame di accesso alla sesta classe.”Il culto della morte”, titolava ieri in prima pagina il quotidiano laico “Liberté”, definendo il testo “l”apologia della Jihad (guerra santa) e della violenza”.Ecco un passo del testo del dettato che è stato sottoposto agli studenti: “Sii questo fedele combattente che non teme la morte e che affronta le pallottole del nemico offrendo il proprio petto e gridando Allah Akhbar (…). Questa patria ci è cara e resterà invulnerabile finché i suoi valorosi combattenti la difenderanno. Questo è il destino dei figli dell”Algeria, finché ognuno di noi risponderà all”appello della patria con determinazione (…). Figli nostri, perché aver paura, la morte è una fatalità presto o tardi. La patria è nostra, il suo onore è il nostro”.’
La Jihad sotto dettatura
ALGERI Il sistema scolastico in Algeria continua ad essere al centro di difficoltà politiche e contestazioni, anche perché proprio nella scuola si è venuto a creare negli anni il miglior terreno di coltura dei fondamentalisti islamici, che hanno via
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5 Giugno 1997 - 11.52
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